Sabato, 11 Aprile 2009 03:43

Presentazione della XVI Summer School

Scritto da  Gerardo

XVI International Summer School on Religions:
Il colore della pelle di Dio. Forme del razzismo contemporaneo
San Gimignano (Siena), 28 agosto – 1° settembre 2009
Nel seguito, lo scritto di presentazione.


IL COLORE DELLA PELLE DI DIO
Le forme del razzismo contemporaneo

Il tema che viene proposto per la prossima “Summer School” è dettato dall’urgenza con la quale dovrebbe essere avviato un dibattito pubblico che in questo momento – paradossalmente – sembra assente, quando si escludano rari interventi sulla stampa quotidiana. La stessa “giornata della memoria”, da questo punto di vista, sembra destinata a consumarsi in “celebrazione”, indispensabile come memento storico, ma – almeno a nostro avviso – incapace di tematizzare le forme del razzismo contemporaneo. Tanto che, anche di fronte ad episodi come quello del cardinale lefebvriano “revisionista”, la contestazione dell’atto papale con il quale anche ad esso è stata tolta la scomunica è apparsa debole e immediatamente lasciato cadere. Anzi: grazie al conflitto nella striscia di Gaza, l’antisemitismo sembra trovare nuova e subdola legittimazione nella critica all’attuale governo israeliano. Ma, insieme all’antisemitismo, in forme traslate dello stesso paradigma, cresce anche – facendosi sempre più minaccioso – il rifiuto di ogni “diversità”, dando luogo alla costruzione di nuovi stereotipi – quali il “rumeno” – e alla riattualizzazione di antichi – come lo “zingaro” –, fino a coinvolgere in questo crescendo di insofferenza anche i “diversamente abili”. Il concetto di “razzismo”, cioè, sembra oggi comprendere una fenomenologia sociale molto differenziata, per la descrizione della quale appaiono sempre più insufficienti gli approcci tradizionali e sollecitare nuovi e diversi interrogativi sull’intreccio tra ruolo del circuito massmediatico, uso delle “identità religiose”, costruzione dell’immaginario sociale e definizione delle forme del consenso politico.
L’obiettivo delle giornate della prossima “Summer School”, in questa ipotesi, dovrebbe consistere nel documentare e discutere come questo avvenga nei diversi contesti nazionali nel tempo della globalizzazione.

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